Guardiamo oltre i "bei tempi andati"
/La “green economy” sta raccogliendo consensi e anche aziende di successo come Ikea sostengono l’iniziativa “Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)”, sulla quale voteremo il prossimo 25 settembre.
La modifica costituzionale voluta dall’iniziativa è particolarmente sensata in un cantone come il nostro. L’economia ticinese, fortemente centrata sui servizi finanziari, sulla logistica e sul frontalierato, è in affanno, turismo compreso. I cittadini ne pagano le conseguenze: disoccupazione, traffico, malattie indotte dal forte inquinamento atmosferico, perdita di qualità del territorio abitato ecc. Con l’approvazione dell’iniziativa, la Confederazione darebbe un forte impulso alla green economy, cioè ad attività economiche e commerciali orientate alla produzione e al consumo a chilometro zero, ad una riduzione della cosiddetta “impronta ecologica” e al riutilizzo di materie prime, in particolare attraverso una miglior gestione dei nostri rifiuti.
Non si tratta di tornare ad un’economia “dei bei tempi andati”, ma al contrario di utilizzare davvero le infinite innovazioni tecnologiche che sono interessanti dal punto di vista ecologico e che già esistono o possono essere ulteriormente studiate e sviluppate. Si darebbe un bell’incentivo alla ricerca, anche in Ticino.