Traffico e mobilità
Cambiando la mobilità e creando un’economia di prossimità si possono rivalorizzare i nuclei. L’ampliamento delle infrastrutture per la mobilità dolce nelle zone urbane (ciclisti e pedoni) e lo sviluppo dei trasporti pubblici vanno perseguiti prioritariamente in modo da offrire una valida alternativa all’auto.
“Salvare la linea di collina? Non ne vale la pena”. La risposta alla domanda sembra essere preconfezionata da un “Politburo” altamente miope.
Il progetto di potenziamento della capacità del tratto A2 tra Lugano e Mendrisio è affascinante. Promette di ricucire il bellissimo nucleo di Bissone, permetterà agli abitanti della Val Mara, di Maroggia e di Melano di entrare in autostrada senza dover viaggiare fino a Mendrisio, evitando così di generare ulteriore traffico nel capoluogo
Verdi e Forum alternativo ritengono prioritaria la salvaguardia dei posti di lavoro, ma fondamentale blindare gli aiuti pubblici a dei vincoli di una riconversione del traffico aereo verso il raggiungimento di obbiettivi ambientali.
Dopo 3 anni e mezzo dalla votazione popolare, il TF approva la tassa di collegamento ticinese sui maggiori generatori di traffico. I Verdi prendono atto con soddisfazione di questa decisione, seppure intempestiva, che certifica la legalità di una misura che ha contribuito a stimolare la ricerca di soluzioni all’annoso problema dell’inquinamento e del traffico del nostro Cantone. Considerate le attuali condizioni particolari, i Verdi chiedono però che la tassa di collegamento entri in vigore soltanto quando la situazione sanitaria grave sarà risolta e i relativi provvedimenti di blocco rimossi .
La mobilità delle persone in Ticino e particolarmente nel Sottoceneri preoccupa fortemente la popolazione residente. Nonostante le code il ticinese mantiene un legame molto forte con la propria automobile. Perché? A causa dell’insufficienza dei mezzi pubblici?
I Giovani Verdi vi invitano a firmare la petizione “Lugano: Reintroduciamo i sussidi per bici elettriche!”, che chiede alla città di Lugano di contribuire all’acquisto di una e-bike nella misura del 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 500 chf.
In merito al progetto dell’ufficio federale delle strade (USTRA) di potenziare l’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio, I Verdi del Ticino, dando seguito a una risoluzione approvata nell’assemblea di giugno 2019, hanno inoltrato oggi a tutti gli organi competenti una richiesta di tre punti per valutarne meglio le conseguenze coinvolgendo i comuni interessati, incoraggiando il completamento a sud di Alptransit e dando parere sfavorevole a questa proposta federale.
Con questa mozione il gruppo parlamentare dei Verdi del Ticino, vuole far in modo che il governo ticinese aumenti in miera sostanziale la pressione sul governo federale per lo spostamento del traffico merci su rotaia rispettando i termini di legge, al fine di rispondere ai bisogni di sicurezza e di diminuzione delle emissioni dovute al traffico pesante.
Le Giovani Verdi in occasione del primo d’aprile si sono travestite da pesci. Ma non è uno scherzo! Rivendicano una maggiore capillarità del trasporto pubblico, prezzi maggiormente accessibili e qualità del servizio decisamente migliore.
Andrea Stephani, candidato al Consiglio di Stato e Gran Consiglio ci parla di un tema a lui caro. La mobilità.
Il comitato cantonale dei Verdi del Ticino reputa sbagliato spendere adesso 3,3 milioni di franchi per le opere di semaforizzazione sul Piano di Magadino. Questo importo andrebbe speso per contenere il traffico aumentando la frequenza e l'efficacia del trasporto pubblico e per lanciare programmi di condivisione dell'auto efficaci in relazione in particolare al traffico transfrontaliero.
La mozione di cui parliamo oggi “AlpTransit incompleta: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera” che è stata firmata da tutti i capigruppo, non fa che sottolineare l’adesione corale del Gran Consiglio al Completamento di Alptransit, supporto già espresso con un voto unanime il 20 novembre del 2018 quando aveva accolto la Risoluzione “Completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera”.