Semaforo rosso dai Verdi
/Il comitato cantonale dei Verdi del Ticino reputa sbagliato spendere adesso 3,3 milioni di franchi per le opere di semaforizzazione sul Piano di Magadino. Questo importo andrebbe speso per contenere il traffico aumentando la frequenza e l'efficacia del trasporto pubblico e per lanciare programmi di condivisione dell'auto efficaci in relazione in particolare al traffico transfrontaliero.
Il movimento ecologista ha deciso di sostenere il referendum cantonale contro lo spreco di 3,3 milioni di franchi per la posa di semafori al posto delle rotonde stradali sul piano di Magadino. Secondo il comitato cantonale tale spesa non si giustifica a pochi mesi dall'apertura del tunnel di base del Ceneri che permetterà un dimezzamento dei tempi di percorrenza tra Locarno e Lugano con il mezzo pubblico. Mezzo pubblico che deve essere assolutamente privilegiato negli investimenti e che già attualmente prevede un forte incremento della domanda in concomitanza con l'apertura del Ceneri. Secondo I Verdi vanno adottate tutte le misure per contenere la crescita del traffico motorizzato individuale, crescita che se non arrestata renderà vana anche la realizzazione del nuovo collegamento veloce.
Con l’introduzione dei semafori vi è parecchio timore inoltre per il rischio di spostamento del traffico sulla sponda destra del piano dove la strada cantonale attraversa numerosi nuclei abitati. Già ora inoltre troppo spesso per evitare il traffico negli orari di punta si assiste a traffico parassitario che si riversa all'interno delle strade agricole/ciclabili sul Piano. In questo senso I Verdi invitano le autorità ad intensificare i controlli di polizia, in quanto questo traffico non è assolutamente conciliabile con il carattere agricolo, naturalistico e di svago del Piano.
I Verdi ritengono quindi prioritario investire le preziose risorse finanziarie del Canton nella diminuzione del traffico motorizzato individuale, nella promozione e nel potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico .