Giochi olimpici, che decida il popolo!

Bellinzona, 06 settembre 2017

I Giochi Olimpici d’Inverno sono eventi di proporzioni enormi. La loro eventuale organizzazione in Svizzera genererebbe importanti conseguenze sia per l’impatto sulla vita quotidiana che per quanto riguarda le scelte strategiche in ambito budgetario. Sembra incredibile ma in Svizzera ci sono già stati 42 tentativi falliti di organizzare l’evento di portata mondiale! Ultima in ordine di tempo la candidatura di Sion 2026: mancano poco meno di 10 anni i tempi stringono, infatti il calendario sembra quasi non permettere una votazione in merito. Voci adducono che la campagna di Sion2026 presso il comitato olimpico internazionale inizierà prima che ci sia il tempo di indire un’eventuale consultazione popolare. I Verdi stigmatizzano questo modo di procedere antidemocratico che tenta di aggirare l’opinione dei cittadini direttamente toccati dalla manifestazione.

L’organizzazione dei giochi olimpici in casa prevede un massiccio sforzo finanziario: solo per la preparazione dei dossier sono necessarie diverse centinaia di migliaia di franchi, senza pensare alle fatture che seguirebbero per finanziare impianti sportivi faraonici destinati all’oblio in quanto decisamente sproporzionati rispetto ai reali bisogni della popolazione. L’occasione potrebbe essere ghiotta per suggerire la costruzione di ulteriori infrastrutture stradali non necessarie, per rilanciare il discorso sull’ampliamento dell’aeroporto di Berna-Belp e Ginevra; proposte che disapproviamo profondamente e che potrebbero causare un cospicuo ammanco di fondi per altre opere prioritarie in favore dei residenti.               
 

Di fronte agli innegabili cambiamenti climatici è giunta l’ora di essere pragmatici! Il turismo deve reinventarsi e constatare che ormai nell’arco alpino i problemi legati alla mancanza di neve non faranno che ampliarsi nei prossimi anni. Il turismo alpino deve puntare maggiormente su un turismo dalle 4 stagioni orientato a valorizzare la dimensione locale, la biodiversità e la preservazione dei nostri paesaggi. Da una parte non ci si impegna seriamente per contrastare il cambiamento climatico, mentre dall’altra si considera l’idea di investire miliardi di franchi in un settore tristemente destinato a fallire. Bisogna avere il coraggio di dare un taglio netto e reinventarsi con entusiasmo e un pizzico di audacia.         
               
Non va dimenticata la spinosa questione relativa ai costi per la sicurezza generati da un avvenimento di tali proporzioni. Si parla di coinvolgere l’esercito, i corpi delle polizie e dei pompieri cantonali e una collaborazione internazionale di supporto. Di fronte a queste cifre il comitato olimpico incassa il fatturato sulla vendita del proprio marchio e sui diritti televisivi; mentre gli attori pubblici si assumono i rischi e i costi colossali della manifestazione.

Alla luce di queste considerazioni i Verdi hanno lanciato una petizione online per chiedere alle autorità competenti di indire una votazione popolare affinché ci si possa esprimere sulla candidatura di Sion2026.               
https://jo-votation.ch/

Invitiamo le cittadine e i cittadini a voler sottoscrivere la petizione. I Verdi continueranno a vegliare sulla protezione del territorio e il rispetto delle regole democratiche che vigono nel nostro paese.