Michela Delcò Petralli interroga il governo sui costi della salute

 

Interrogazione al Consiglio di Stato – Conseguenze per la salute, la qualità di vita e la spesa pubblica del raddoppio della galleria autostradale del Gottardo. 60 milioni all’anno la spesa sanitaria?

Nel 2008 la rivista DATI pubblicava uno studio di Kurt Frei (UPVS) e Katharina Schuhmacher (UPA- Ufficio protezione dell’aria) intitolato : traffico commerciale e salute in Ticino.

Lo studio concludeva che “dalle stime avanzate risulta che nel 2007 la concentrazione di PM10 originata dal transito merci sulla A2, quindi senza contare il traffico dei veicoli per il trasporto di persone, è costata al Cantone Ticino circa 60 Mio di franchi (all’anno) in costi sanitari contenibili o evitabili con una diversa politica dei trasporti. Sull’arco di dieci anni questo potrebbe significare costi sanitari per oltre 600 Mio di franchi. In sostanza un costo stimato di 401,20 CHF pro capite per il 2007, dovuto esclusivamente al traffico pesante su gomma”. Se si dovessero calcolare anche i costi esterni per il Cantone per il traffico autostradale – incidenti, rumore, danni alle costruzioni, danni climatici, danni alla natura e al paesaggio, rendite mancate etc, dunque, “i costi sarebbero molto più alti di quelli qui indicati”.

In conclusione i due autori sottolineavano l’esigenza di “tenere conto di questi elementi nelle politiche del traffico e della mobilità” e questo per prevederne le implicazioni e ammettere la possibilità di modificarle o accompagnarle con misure integrative, in modo da garantire la salute e il benessere delle comunità interessate. “Non farlo comporta, invece, di accettare l’eventualità di dovere intervenire a posteriori per arginare effetti controproducenti, per curare patologie o per gestire possibili conflitti.

Approcci specifici, come la valutazione d’impatto sulla salute (VIS)4, permettono di tenere conto di un ampio numeri di fattori e di fornire un supporto pratico alla pianificazione delle misure e delle politiche pubbliche. In tutti i paesi avanzati sono ormai numerosi i rapporti di VIS realizzati per accompagnare progetti, programmi o politiche di traffico e mobilità, si tratti di provvedimenti di tipo urbano o extraurbano, di strade locali o grandi assi, di trasporto pubblico o privato. In conclusione, le opzioni sugli scenari futuri dovrebbero essere attentamente ponderate in funzione di elementi quali quelli esposti e in particolare dei rischi diretti e indiretti per la salute e per il benessere. Al di là degli effetti economici e ambientali, salute e benessere costituiscono, infatti, gli esiti della combinazione di provvedimenti di natura molto eterogenea e solo apparentemente estranei alle politiche non sanitarie. In tal senso questo documento si offre, ben al di fuori dei crismi della scientificità, quale primo elemento per l’identificazione di quei fattori critici su cui imperniare ulteriori approfondimenti. In altre parole, il contributo di questo documento è di portare l’attenzione sui fattori che dovrebbero essere oggetto di ulteriori analisi, principalmente di valutazioni di impatto sulla salute, che contribuiscano a identificare opzioni praticabili e al contempo vantaggiose per la salute dei cittadini, quindi prioritarie , tra tutte quelle che la politica, i costi, i molteplici interessi in gioco concedono a chi avrà il dovere di decidere”.

Premessa l’esistenza di questa analisi e delle conclusioni in essa contenute, chiedo al Consiglio di Stato:

Prima di invitare la popolazione del Ticino a votare sì al raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo si è fatto eseguire uno studio sull’impatto per l’ambiente, il benessere, la salute e i costi sanitari che tale raddoppio di capacità di transito comporta per i cittadini di questo cantone, ed in particolare per quelli stanziati lungo la fascia autostradale (111 km) dell’autostrada?

Quali sono stati i risultati e quali le conseguenze sulla spesa sanitaria ed in generale sulla spesa pubblica?

Lo studio pubblicato nel 2008 è stato aggiornato. Quali i risultati?

Con la massima stima

Michela Delcò Petralli – Granconsigliera per i Verdi del Ticino