Ecco l'intervento di Michela Delcò Petralli
/Colleghe, colleghi
On. Consiglieri di Stato
On. Presidente
Entro aprile il Governo dovrà presentarci una manovra di rientro di 180 milioni.
Siamo tutti consapevoli che di fronte ad un simile obiettivo di risparmio dovremo decidere molto presto dove tagliare,dovremo in sostanza dare un ordine di priorità all’utilizzo del denaro pubblico.
Il messaggio che stiamo discutendo ci presenta un conto salato per la manutenzione delle strade cantonali. Il credito quadro richiesto per il periodo 2016-2019 si attesta a 163 milioni, di cui 10 milioni per eventi straordinari.
Questo credito si aggiunge ai crediti milionari richiesti e stanziati in pochi anni: il 30 novembre 2011 (messaggio 6578) il Governo chiede un credito quadro di 136 milioni per il periodo 2012-2015.
Il 21 maggio 2014 (Messaggio 6943) il CdS postula un ulteriore credito di 23'500'000 milioni quale aggiornamento del credito quadro. Infine con messaggio 7058 dell’11 marzo 2015 (Messaggio 7058) il Consiglio di Stato ci ha chiesto ancora lo stanziamento di un ulteriore credito di 13'730'000, di cui 10 milioni quale aggiunta al credito quadro 2012-2015.
Del credito quadro che oggi, immagino la maggioranza del Parlamento approverà, 3 milioni sono ancora destinati a coprire le opere previste nel quadriennio precedente.
In totale per il quadriennio 2012-2015 abbiamo stanziato, se i conti sono esatti circa 176 milioni (175'730'000) per la manutenzione corrente del nostro “patrimonio” stradale. Quindi quasi 45 milioni all’anno che, sommati alla spesa per il personale direttamente o indirettamente occupato nella manutenzione ordinaria delle nostre strade, lievita a circa (stimo) CHF 70 milioni netti all’anno (on. Zali mi corregga se sbaglio). Se suddivido l’importo per i km della rete stradale a carico del cantone (1049 km), arrivo a CHF 67 mila franchi per km all’anno. In conclusione ogni abitante di questo cantone (compresi i neonati – popolazione censita 2013: 341’000) finanzia la manutenzione corrente delle strade con circa CHF200all’anno. Una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini, con o senz’auto, finanzia la manutenzione delle nostre strade con 800 franchi l’anno, anche se abita in centro città e non nelle valli.
Ma le spese per le strade non finiscono qui. Alle spese di manutenzione ordinaria si aggiungono anche le spese per gli investimenti in nuove strade, rotonde, svincoli ecc. (sarebbe il caso di avere uno specchietto riassuntivo degli investimenti che abbiamo finanziato negli ultimi 10 anni.)
Ricordo solo, a titolo di esempio, che per la galleria stradale Vedeggio Cassarate abbiamo stanziato un credito di 355 milioni, che corrisponde ad una spesa pro capite di CHF 1041, e per la galleria Mappo-Morettina abbiamo speso 500 milioni per una spesapro capite di CHF 1466.
E tutto questo spendere e spandere per quale risultato? Il Messaggio ci dice che il rapporto costi/benefici è discreto. In sostanza spendiamo molto ma con pochi risultati. E questo è comprensibile dato che dal profilo tecnico, per la buona conservazione delle strade, è determinante il volume giornaliero di traffico veicolare, e si sa, le nostre strade sono ormai collassate e quindi si deteriorano più in fretta.
Il Ticino, è sprofondato in una sorta di girone infernale. Abbiamo costruito molte strade, ma il traffico non diminuisce, anzi aumenta. Se il traffico aumenta aumentano anche i costi di manutenzione, e aumenta anche l’ inquinamento e quindi, di conseguenza, aumentano anche i costi per la salute. Più strade più traffico, più traffico più inquinamento, più rumore, meno territorio disponibile, e aumento delle emissioni di CO2 responsabili del riscaldamento climatico, che a sua volta causa eventi straordinari sempre più violenti e ravvicinati che a loro volta rovinano anche le strade, da qui la richiesta di aggiungere 10 milioni al credito richiesto.
E allora? Allora non vedo altra soluzione che allocare le risorse laddove sono veramente necessarie alla popolazione di questo cantone. Trasporto pubblico, park e raid, mobilità lenta, mobilità aziendale, carpooling, car sharing.
Ma questi obiettivi sono ben lungi dall’essere soddisfatti.
Del credito richiesto solo 3 milioni sono destinati alla moderazione del traffico e solo 1 milione e 500'000 per le piste ciclabili. Il resto sono interventi di manutenzione del manto stradale e allargamenti di strade, che in sostanza corrispondono a investimenti per nuove strade.
Chi si è schierato contro la tassa di collegamento e si è offeso per la richiesta dell’on. Zali di decurtare 54 milioni dal finanziamento del trasporto pubblico, oggi, per coerenza, dovrebbe votare contro questo credito!
Se l’intenzione è quella di mantenere intatto il finanziamento al trasporto pubblico, anche senza tassa di collegamento, allora è oggi che bisogna dimostrarlo! Non si vuole la tassa di collegamento? Ebbene allora si deducano i 18 milioni per 4 anni dal credito per le strade: spese di manutenzione e spese per investimenti. Se la solidarietà richiesta a chi detiene più di 50 posteggi, non vale per i referendisti, allora non vale nemmeno per noi.
Non intendiamo usare i soldi pubblici per pagare la manutenzione di una rete stradale che viene usata maggiormente da chi causa un transito giornaliero d’oltre confine di circa 60 mila automobili provenienti, non vogliamo pagare la manutenzione delle strade che portano ai centri commerciali. Non vogliamo finanziare chi non paga quello che consuma e quello che genera in costi per l’ambiente e la salute. E infine non vogliamo ignorare il territorio consumato dai centri commerciali. Per fare un esempio a St. Antonino i centri commerciali hanno asfaltato 60'000 mq di territorio, un territorio sottratto all’agricoltura, per destinarlo a posteggi. I 2'400 posteggi di St. Antonino nel 2009 generavano più di 20'000 movimenti veicolari giornalieri.
Privatizzare i profitti e collettivizzare i costi è troppo facile, e non è più sopportabile nemmeno per le finanze pubbliche.
Per questa ragione i Verdi non voteranno il credito complessivo ma solo quello destinato alle piste ciclabili e alla premunizione dai pericoli naturali. Per quanto ci riguarda i compiti sono da rifare! Il Messaggio deve tornare in Commissione.