Ulteriori sgravi e regali a pioggia?

I Verdi del Ticino sono molto preoccupati per le conseguenze degli ulteriori sgravi fiscali annunciati dal Consiglio di Stato, al termine dei due giorni di clausura extra muros.

Il Parlamento non ha ancora discusso e approvato la manovra di rientro di 185 milioni che comporta innumerevoli tagli allo stato sociale, che già il nostro governo pensa di utilizzare i risparmi per alleggerire la pressione fiscale delle aziende e delle persone benestanti, peraltro senza proporre nulla in cambio. Perlomeno il Canton Vaud, ha affiancato la proposta di sgravi fiscali per le aziende ad un pacchetto di misure sociali finanziate per i due terzi dalle stesse aziende.

I Verdi non possono che esprimere la loro costernazione.

Sembra che i dati statistici non incidano in alcun modo sulla politica economica e fiscale delle nostre autorità. Dati che parlano chiaro: se da una parte il numero di aziende è aumentato (tra il 2005 e il 2013 sono state create oltre 15'000 aziende su un totale di 34'400), dall’altra aumenta anche il numero di disoccupati (attualmente siamo al 7% secondo le statistiche ILO) e delle persone in assistenza. Queste semplici cifre dovrebbero indurre il CdS a fare un’attenta valutazione di costi e benefici generati da questa struttura economica, e questo prima di promettere sgravi fiscali a pioggia che vanno a premiare anche le aziende a basso valore aggiunto, che non offrono posti di lavoro dignitosi ai residenti. Il rischio è che gli sgravi promessi si ritorcerannopesantemente contro tutta la popolazione, sotto forma di ulteriori tagli allo stato sociale, di disservizi, di mancati investimenti nella formazionee di aumento delle tasse causali.