Naturalizziamo i figli dei nostri amici

Permettere una procedura facilitata di accesso alla nazionalità agli stranieri di terza generazione appare come un passo da affrontare con grande serenità. Tutti noi, nel nostro vissuto, abbiamo conosciuto migranti e figli di migranti. Con loro abbiamo frequentato le scuole e condiviso molte situazioni di vita.

Ecco, noi stiamo parlando dei loro figli, che avrebbero così la possibilità in giovane età di accedere al passaporto rossocrociato ed emanciparsi maggiormente nella vita istituzionale e politica del nostro paese. Non si tratta certo di una svendita del passaporto, dato che cantoni o Confederazione, in presenza di situazioni delicate possono bloccare la procedura.     

     
In Svizzera stiamo vivendo una crisi della democrazia diretta, con una partecipazione sempre minore alle votazioni e sempre maggiori difficoltà a trovare candidati motivati ad occuparsi della cosa pubblica. Alcune di queste persone possono sicuramente portare il loro vissuto e la loro motivazione a beneficio dell’intera comunità. Non è rimanendo chiusi su noi stessi che potremmo affrontare al meglio le sfide del futuro.          
C’è poi chi sostiene che già ora, con l’attuale procedura, questo diritto alla naturalizzazione venga garantito. Purtroppo sono gli stessi che nei vari consiglio comunali sistematicamente respingono ogni domanda di naturalizzazione.