Caldo, plastica, barche a motore e rifiuti: come sta davvero il Ceresio?

L’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana (OASI), in collaborazione con il Laboratorio cantonale, pubblica regolarmente i risultati del monitoraggio della qualità igienica delle acque di balneazione (link: https://www.oasi.ti.ch/web/catasti/balneabilita.html). Secondo le analisi 2019, la qualità delle acque del Lago Ceresio è “eccellente”. Tuttavia vale la pena ricordare che – come specificato anche dal Laboratorio cantonale- “la valutazione delle acque di balneazione viene effettuata in base ai risultati degli esami di routine dei parametri igienici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. In sintesi, la balneabilità ci indica unicamente che viene testata la presenza/assenza di batteri fecali nelle acque.

Questi criteri però non sono sufficientemente rappresentativi della qualità delle acque, sorpattutto in relazione al nuovo flagello delle microplastiche. Forse è giunto il momento di tenere in conto anche di altri importanti fattori come per esempio la temperatura delle acqua e la relativa oscillazione stagionale, il censimento delle specie animali presenti nel Lago Ceresio o dati in relazione al tasso di fosforo.
Insomma non è molto utile vantarsi si avere condizioni eccellenti quando si guarda solo al problema delle acque luride scaricate nel lago (problema che per fortuna è stato in larga misura risolto nel nostro cantone).
Partendo da queste riflessioni il gran consigliere Andrea Stephani si è fatto promotore di un’interrogazione che potete leggere cliccando qui.