Micro Imposta. Sì - a meno imposte - I Giovani Verdi
/La crisi con la quale siamo confrontati ha messo in luce le fragilità dell’attuale sistema economico che si è dimostrato incapace di far fronte all’emergenza senza l’aiuto puntuale dello Stato.
A ciò si aggiunge il fatto che i fondi che la Confederazione mette a disposizione dell’economia provengono in parte da un sistema fiscale complicato e molto burocratico, che rischia di gravare eccessivamente sulle spalle delle PMI e del cittadino. Per questo motivo, le e i Giovani Verdi del Ticino annunciano il pieno appoggio all’Iniziativa federale denominata “Micro Imposta. Sì - a meno imposte”. Si tratta di un’imposta (massimo il 5 per mille) che verrebbe automaticamente applicata al traffico dei pagamenti elettronici, andando a sostituire l’imposta federale diretta, la tassa di bollo e l’imposta sul valore aggiunto, quest’ultima un’imposizione antisociale.
L’Iniziativa ha quindi la chiara intenzione di rompere con il vecchio concetto di prelievo fiscale e prevede di raccogliere un introito abbastanza elevato per poter iniziare una seria svolta climatica.
La micro imposta permetterebbe innanzitutto di avere un’imposizione fiscale più equa. Infatti, oggigiorno l’industria finanziaria non contribuisce ancora abbastanza alla fiscalità nazionale, pur ottenendo utili elevati. Oltre a ciò, la crisi finanziaria del 2008 ha dimostrato che nelle emergenze è la popolazione a essere più penalizzata, in questo senso, la micro imposta permetterebbe di correggere il tiro, consentendo di ridurre la pressione fiscale sulle spalle di piccole aziende e ceti medi – bassi della popolazione. Varrebbe il principio in base al quale chi muove molto denaro paga anche più imposte. Dal momento in cui l’imposta sul valore aggiunto verrebbe eliminata, anche gli acquisti risulterebbero più economici.
Da non sottovalutare infine il contributo che la nuova imposta potrebbe fornire alla svolta energetica. Con l’introduzione della micro imposta, la Confederazione vedrebbe aumentare le entrate annue del doppio, ovvero passerebbero da circa 47 miliardi a ben 100 miliardi. L’eccedenza annua sarà destinata a comuni e cantoni e in parte sarà impiegata per finanziare la creazione di sistema energetico sostenibile.
A causa dell’attuale crisi, la raccolta firme è giustamente interrotta, per cui, quando potremo nuovamente scendere in strada a raccogliere le firme, vi invitiamo a sostenere questa Iniziativa, semplice e geniale.