Dalle promesse ai fatti

I quattro anni del gruppo parlamentare “I Verdi” nel rapporto di legislatura.

5 candidati CS R.JPG

I Verdi hanno presentato oggi alla stampa il rapporto “Dalle promesse ai fatti”, resoconto dell’attività del gruppo parlamentare nella legislatura che si avvia alla conclusione.

Nell’incontro con i giornalisti sono stati ripercorsi i principali obbiettivi raggiunti, tramite atti parlamentari, rapporti o risoluzioni. Ognuno degli obbiettivi raggiunti è stato messo in relazione con gli impregni presi durante la campagna elettorale.

In particolare si è sottolineato l’impegno del partito e del gruppo sui tre temi principali: il lavoro, l’ambiente, la sicurezza.

Il rapporto dà conto di decine di atti parlamentari che concretizzano l’impegno preso nella campagna 2011 in difesa del mercato del lavoro ticinese.

In questi tre ambiti vanno messi in evidenza l’iniziativa popolare costituzionale “Salviamo il lavoro in Ticino!” che, dopo un lungo iter commissionale, approderà finalmente in Gran Consiglio nel mese di dicembre; la risoluzione “Ticino a statuto speciale” approvata dal parlamento e ora al vaglio delle camere federali; le molte mozioni in difesa del lavoro nel nostro cantone, tra cui anche quelle contro le “notifiche online” dei padroncini, anch’essa approvata dal parlamento, l’iniziativa per la modifica della legge sul rilancio dell'occupazione e sul sostegno ai disoccupati (L-rilocc) per introdurre un registro pubblico delle aziende; la mozione che assegna la preferenza ai residenti disoccupati per i posti pubblici, accolta da governo e parlamento.

In ambito di territorio, ambiente, clima ed energia, le proposte dei Verdi sono state numerose e hanno agito da precursori rispetto alla nuova sensibilità ambientale del parlamento. In tema di mobilità vanno ricordate le due iniziative sulla mobilità aziendale e sul car sharing. La presentazione dell’emendamento Crivelli Barella che ha permesso di avere il secondo binario per la ferrovia Stabio-Arcisate. Altre iniziative sono pendenti o inevase nonostante la loro importanza: da quella sul polo tecnologico Rail Valley (da 79 mesi!) e quella per la riorganizzazione delle aziende di trasporto.

Si deve all’impegno dei Verdi l’istituzione del Fondo per le energie rinnovabili, che va inserito nella lunga battaglia contro l’investimento di AET nel carbone tedesco.

Con una iniziativa del 23 settembre 2013 abbiamo chiesto una modifica della legge tributaria con lo scopo di permettere al contribuente di diluire su più anni i costi d’investimento destinati al risparmio di energia e alla protezione dell’ambiente. Risparmio fiscale per compensare investimenti ecologici! L’iniziativa non è ancora stata evasa.

Per concretizzare la svolta energetica e soprattutto favorire la riduzione dei consumi, il capogruppo dei Verdi Francesco Maggi ha presentato una raffica di atti parlamentari nel settembre 2011, tra cui la iniziativa “Introduzione di basi legali per il mercato dei certificati bianchi”; l’obbligo di investire nell’efficienza energetica e nel contenimento dei consumi da parte di AET; l’iniziativa “Città dell’energia” (introduzione dell'obbligo di certificazione del label città dell'energia per i Comuni con più di 1'000 abitanti) l’iniziativa “Piano energetico comunale”; la mozione ‘Creare anche in Ticino una comunità virtuale per promuovere il risparmio energetico’. Tutti questi atti, ad eccezione dei certificati bianchi che giacciono ancora in commissione, sono stati respinti dal Gran Consiglio a testimonianza della differenza tra l’adesione a parole ai principi dell’ecologia e la prassi politica reale della maggioranza dei gruppi.

In ambito di sicurezza, la mozione che chiedeva la modifica della procedura in ambito di violenza domestica è stata accettata, mentre sono al vaglio delle commissioni le proposte per l’istituzione di un osservatorio della criminalità e la razionalizzazione del lavoro della polizia. Anche la mozione del 2 giugno 2014 che chiede di implementare e di sostenere con più mezzi il lavoro che si sta già facendo a livello cantonale in ambito di prevenzione sulla pedofilia, come auspicato anche dall’OMS è ancora inevasa.

Probabilmente il rapporto più difficile della legislatura è stato affidato a Sergio Savoia, che lo ha portato in porto con abilità e rapidità in soli due mesi: il risanamento della cassa pensioni dello stato, dopo anni di tergiversazioni e false partenze è stato approvato il 5 novembre 2012 sulla base del rapporto presentato dal rappresentante dei Verdi nella Commissione Gestione e Finanze il 23 ottobre 2012.

Brevemente segnaliamo inoltre l’iniziativa Delcò Petralli per il congedo maternità anche in caso di adozioni, approvata dal Gran Consiglio.

Nonostante la relativa esiguità del gruppo parlamentare dei Verdi (sette deputati), l’impegno del partito si è concretizzato in una serie molto ampia di proposte e atti parlamentari che hanno dato seguito in maniera coerenze agli impegni presi durante la campagna elettorale.

Nel corso della conferenza stampa, il coordinatore del partito Sergio Savoia ha dato qualche informazione di fondo relativa alla campagna elettorale 2015.