Per i ticinesi due regali di Natale sotto l’albero

Il primo sarà il Parco del Piano di Magadino, votato ieri dal Gran Consiglio a larghissima maggioranza.

Il progetto valorizzerà oltre il 50 per cento della superficie della pianura più importante del Canton Ticino, in particolare il comparto agricolo e naturale. Sarà innanzi tutto uno scudo protettivo contro l’avanzata dei capannoni industriali e dell’urbanizzazione in generale, che negli scorsi decenni ha sottratto importanti aree agricole del piano. Il progetto è quindi una pietra miliare fondamentale sulla via del riordino del Piano di Magadino e permetterà a tutti i ticinesi di usufruire di una vasta area agricola e naturale per lo svago e l’acquisto di prodotti naturali a km 0.

I Verdi hanno sempre creduto in questo progetto e lottato con tutte le energie per portarlo in Gran Consiglio ancora questa legislatura. Gran parte del merito di questo risultato va sicuramente al capogruppo dei Verdi, Francesco Maggi, che per due anni ha lavorato duramente in Commissione e ha saputo convincere il Parlamento con la sua competenza e passione per il territorio ticinese. Il risultato di ieri, viste le premesse della vigilia e il rapporto di minoranza che ne chiedeva il congelamento, sorprende positivamente per l’ampiezza del consenso. Un segnale inequivocabile che gli spazi verdi e il Piano di Magadino devono essere tutelati con urgenza.

Il secondo importante regalo è la massiccia e rapida risposta del popolo svizzero alla raccolta di firme per il referendum contro la costruzione di una seconda galleria stradale al Gottardo. A soli due mesi dal lancio, il referendum ha già raccolto oltre 100'000 firme (ben oltre le 50'000 necessarie!). Le firme arrivate a Berna dal Ticino sono tantissime, tant'è vero che il nostro cantone si piazza nei primi posti della classifica nazionale. I Verdi, impegnati in prima linea nella raccolta, possono confermare l'ottima risposta delle cittadine e dei cittadini ticinesi, sempre più consapevoli che un secondo tubo finirebbe con l'attirare più traffico nel nostro cantone e impedirebbe un reale trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia. I ticinesi non vogliono cedere il loro territorio e la loro qualità di vita al passaggio indiscriminato di una valanga di camion. L'invito è a partecipare il 13 gennaio alla consegna delle firme, per andare a votare il prima possibile a tutela del nostro territorio e della nostra salute. (Annunciarsi a: info@verditicino.ch).