Affossato il “Marchio Ticino”
/I partiti di centro e la Lega dicono no a uno strumento che avrebbe aiutato i residenti: PLR PPD e LEGA affossano il “marchio Ticino” che avrebbe tutelato le aziende che assumono residenti.
Con un voto pressoché incomprensibile i due partiti storici e la Lega hanno detto “no” al marchio Ticino, che avrebbe tutelato le aziende che assumono prevalentemente lavoratori residenti, che pagano salari dignitosi e che non fanno ricorso a subappalti con i padroncini.
Infatti, lasciando la responsabilità di implementare il marchio alle associazioni economiche, che hanno ribadito tramite i propri rappresentanti in Gran Consiglio che non hanno alcuna intenzione di sostenere il marchio stesso, questi partiti hanno di fatto affondato questo utile strumento.
I Verdi stigmatizzano questa ennesima vittoria dei soldatini delle associazioni economiche. Il marchio avrebbe permesso ai cittadini di sapere con che aziende hanno a che fare, esercitando una pressione virtuosa a favore del lavoro residente. Un’occasione persa per cercare di riportare sotto controllo la situazione drammatica del nostro mercato del lavoro.
E se il voto di PPD e PLR, sempre in prima fila a trottare agli ordini delle associazioni economiche, era scontato, dispiace per come ha votato la Lega che, proprio ieri, aveva contribuito in maniera decisiva all'accoglimento del salario minimo dei Verdi.
Peccato, davvero un peccato, che i deputati leghisti non abbiano voluto appoggiare questa proposta di esclusivo buon senso che avrebbe permesso al Gran Consiglio di realizzare un secondo provvedimento concreto in due giorni a favore dei lavoratori residenti e degli imprenditori etici.
I Verdi continueranno a lavorare insieme alle forze politiche che saranno di volta in volta disponibili, per porre un argine al disastro sociale ed economico provocato dalla libera circolazione e da imprenditori con pochissimi scrupoli che, oltre ai lavoratori, danneggiano un'intera categoria dove invece vi sono anche impresari virtuosi. Peccato non averli aiutati.
I Verdi del Ticino