I Verdi non ci stanno!

I VERDI DEL MENDRISIOTTO   +   I VERDI SEZIONE DI MENDRISIO

 

In merito alla domanda di costruzione presentata dalla Tarchini Fox Town SA, Manno, riguardante il cambiamento di destinazione da magazzino – deposito- a superfici commerciali di vendita (Centro San Martino) sulle particelle no. 328, 360 e 2877 RFD Mendrisio

 

La sezione de i Verdi di Mendrisio ha presentato opposizione alla domanda di costruzione perché essa non rispetta il Piano Regolatore per i seguenti motivi:

 

  1. La domanda è in contrasto con l’art. 44bis Zona LC - per attività lavorative intensive e commerciali, nella quale si trovano i fondi in questione;

tale articolo prescrive che:

«1.1 Fino alla realizzazione delle opere di ristrutturazione viaria di cui al Gruppo funzionale 3 (GF3) del Piano dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (PTM) riferite allo svincolo autostradale e alla nuova Via Penate - nonché dell'autosilo pubblico alle particelle n. 315 e 2877 RFD di Mendrisio, nella zona LC (…)  1.2 Sono in particolare escluse/i: - le attività commerciali, all’infuori di quelle ammesse secondo la precedente cifra 1.1 (…) - i Grandi generatori di traffico (GGT) come definiti nella pianificazione direttrice cantonale». 

 

Quanto previsto dalla domanda di costruzione rende il Centro San Martino un Grande Generatore di Traffico poiché i limiti considerati dalla definizione di GGT del Piano Direttore sono superati

(Il PD definisce i GGT come costruzioni che generano un traffico giornaliero medio di visitatori, nei giorni di apertura, di almeno 1’000 movimenti e costruzioni commerciali con una superficie utile lorda (SUL) di almeno 1’500 m²)

 

2      Traffico

dalla domanda di costruzione risulta che il traffico giornaliero medio indotto secondo proiezioni relative allo scenario 2030 è quantificabile in 1'400 movimenti giornalieri di veicoli leggeri e in 7 di mezzi pesanti.

Una delle condizioni poste dal Consiglio di Stato nell’approvazione delle varianti di PR riferite ai comparti San Martino, Penate e Rime/Brecch è stata di porre il vincolo del tetto massimo di veicoli al giorno pari a 20'000 unità: già nel 2009 si raggiungeva la soglia di 19'000 unità.

Prendendo per buono questo dato – che andrebbe comunque aggiornato alla situazione attuale – con il numero di movimenti giornalieri previsto dalla domanda di costruzione in questione si andrebbe oltre la soglia legale stabilita dal Consiglio di Stato

 

3      Posteggi

Il Consiglio di Stato ha fissato come tetto massimo di posteggi privati a uso pubblico il numero di 2'450 stalli per il comparto in questione. A tutt’oggi però non si conosce il numero preciso di stalli autorizzati esistenti nel comparto.

Nel Rapporto sul piano del traffico del 26 settembre 2008, documento allegato all’incarto della variante al PR per i comparti San Martino, Penate, Rime Brecch, si indicava il numero di 485 alla voce Parcheggi esterni o abusivi (stato: 2005).

 

A seguito degli approfondimenti richiesti dal Dipartimento del territorio nel 2014 il numero di posteggi privi di licenza edilizia nella zona industriale e commerciale del Comune di Mendrisio è risultato essere pari a circa 3'000 (Corriere del Ticino del 28 agosto 2014 sulla base di dati forniti dal Cantone); non si sa quanti di questi sono riferiti all’area del comparto San Martino, quanti nel frattempo sono stati regolarizzati e quanti soppressi.

Si ritiene che, fino a che non sarà chiarito il numero autorizzato di posteggi esistenti all'interno del comparto San Martino, non sia possibile autorizzare la formazione di nuovi posteggi.

 Inoltre l’art. 50 ter NAPR non prevede solo l’obbligo di prelievo di una tassa di stazionamento per l’uso di posteggi da parte di clienti/visitatori nella zona LC, nella quale si trovano i mappali in questione, ma anche un sistema integrato di segnaletica avanzata: tale sistema deve essere implementato prima di autorizzare la formazione di nuovi posteggi.

Per questi motivi i Verdi del Mendrisiotto e la sezione di Mendrisio chiedono al Municipio di Mendrisio di respingere la domanda di costruzione oppure, in via subordinata, di sospenderla finché le condizioni poste dall’articolo 44 bis e 50 bis e 50 ter NAPR siano adempiute: solo allora si potrà entrare nel merito della richiesta di cambiamento di destinazione