TIR: in Ticino sempre peggio e sempre più dimenticati dalle autorità federali

Un nuovo tassello si aggiunge alla strategia di Consiglio federale e parlamento per liberalizzare totalmente il traffico pesante attraverso le Alpi: la consigliera federale Doris Leuthard ha infatti siglato con la Moldavia e l’Ucraina accordo di liberalizzazione per mezzi pesanti, finora contingentati.

Sapevamo che l’eventuale raddoppio della galleria del San Gottardo era una pessima idea per il Ticino e che avrebbe portato a un ulteriore aumento di TIR, malgrado tutte le assicurazioni dei fautori del secondo tubo.  
Siamo indignati per le promesse che si sono subito rivelato false, preoccupati dal numero di TIR che continueranno ad aumentare e che faranno sì che la nostra regione diventi ancor più corridoio di transito per tutta Europa. Questo accordo di liberalizzazione è solo l’ultima di una serie di decisioni e prese di posizione scandalose: ricordiamo che a pochi giorni dal voto sul raddoppio il Consiglio Nazionale ha deciso di abolire il limite massimo di 650’000 mezzi pesanti, poi il consigliere federale Ueli Maurer ha proposto di togliere il divieto notturno di circolazione per TIR sugli assi di transito a un mese dall’inaugurazione di Alptransit.

L’articolo 32 dell’Accordo sul traffico terrestre fra Svizzera e Unione europea vietaespressamente l’introduzione di restrizioni quantitative per il traffico di transito e apre la porta a un’invasione di camion che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza stradale, farà del nostro cantone un imbuto inquinato più di quanto lo sia già oggi. . Non dimentichiamoci che già oggi il 40% dell’inquinamento sulla A2 causa costi a carico dei cittadini di oltre 60 milioni di franchi per i danni sanitari dovuti alle sole PM10. Quanto ancora dovranno pagare i ticinesi in termini non solo finanziari, ma anche di salute, traffico e qualità di vita, per favorire il transito di TIR europei?