Nei Verdi è tornato il sereno
/In una Bellinzona soleggiata, quasi a testimonianza del clima all’interno del partito, si è riunita l'assemblea cantonale dei Verdi del Ticino. La bellissima sala del consiglio comunale della capitale ha fatto da cornice a un pomeriggio denso di discussioni e scambi in una ritrovata atmosfera costruttiva e propositiva.
Il rapporto del primo anno di lavoro del coordinamento a 5 teste e 5 cuori è stato approvato all'unanimità, segno che la base del partito sostiene solidamente questo progetto che mette in primo piano le competenze. Francesco Maggi, in qualità di capogruppo, ha poi illustrato il grande e variegato lavoro svolto in parlamento dai 3 gran consiglieri, ringraziati con un lungo e caloroso applauso dal plenum assembleare.
L'assemblea ha rinnovato la sua fiducia al comitato cantonale, presieduto da Matteo Buzzi che è stato rinvigorito da 3 nuovi validi membri: Marco Noi, Francesco Mismirigo e Claudia Cappellini Tarolli.
Per quanto concerne la parte più politica dei lavori, su proposta di Michela Delcò Petralli, è stato dato mandato al comitato cantonale e al coordinamento di discutere e approfondire i dossier sull’applicazione del salario minimo e della proposta di nuovi sgravi fiscali, promuovendo se del caso i referendum.
L'assemblea si è conclusa con un dibattito aperto al pubblico con ospiti d'eccellenza tra cui il Consigliere di Stato Christian Vitta, la gran consigliera verde Michela Delcò Petralli, il direttore di AITI Stefano Modenini e il sindacalista UNIA Giangiorgio Gargantini. Il vivace dibattito ha confermato che per i Verdi del Ticino la partita non è tutt’altro che chiusa. La battaglia per l'introduzione di salari minimi dignitosi nel nostro Cantone è lungi dall'essere vinta. I Verdi hanno colto così l'occasione per rinnovare l'impegno preso con i cittadini di questo cantone ad impegnarsi per difendere la nostra proposta di salari che permettano di vivere in Ticino.