Assistenza: finalmente il problema esiste!

Il primo passo per affrontare un problema è certamente quello di riconoscere che lo stesso esista. Ha fatto finalmente outing il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli che da anni insabbiava un fenomeno noto a tutti nel paese reale. L'esplosione dei costi legati alla socialità/assistenza d'altro canto erano già chiari anche alle amministrazioni comunali chiamate a partecipare in maniera sempre più consistente alle spese. Le politiche di taglio alle prestazioni sociali (Disoccupazione, AFI e API) hanno sicuramente contribuito in maniera significativa ad accentuare il fenomeno. Ma il vero colpevole è senza dubbio il mondo del lavoro. Lo testimonia perfettamente il dato di oltre un quinto di beneficiari che, seppure lavorando, non riesce a sostentare se stesso e la propria famiglia. Un dato che mostra il precariato di questo cantone e il livello ormai drammatico dei salari versati. In questo senso urge l'applicazione rigorosa dell'iniziativa popolare "Salviamo il lavoro in Ticino" che potrebbe contribuire a invertire la tendenza e rendere meno attrattivo il ricorso a mano d'opera estera a basso costo.

Ora il ministro Beltraminelli dovrà darsi da fare a spiegare al collega Vitta che non va tutto bene e che i dati della disoccupazione sono ben poco significativi se dall'altra parte la necessità di ricorrere alle prestazioni sociali è in continuo aumento. La sola presunta responsabilità sociale delle aziende si è dimostrata uno specchietto per allodole, mentre il territorio è stato pesantemente saccheggiato da un'economia con uno scarso indotto per la nostra regione.

Al contempo bisognerà adoperarsi per fornire gli strumenti adeguati al settore dell'assistenza sociale per seguire in maniera approfondita le famiglie toccate dal fenomeno e contribuire, con progetti mirati ed individualizzati, a un percorso di reinserimento professionale.