Semisvincolo, chi ci perde?

La raccolta firme a sostegno del referendum contro il nuovo semisvincolo (da e per sud) di Bellinzona prosegue a spron battuto affinché la popolazione possa di nuovo esprimersi su questo tema.

Considerato che i 65 milioni per edificare l'opera li paghiamo, con le dovute proporzioni, tutti, penso sia opportuno coinvolgere nel dibattito anche coloro che lo finanzieranno e non lo utilizzeranno, anzi, al contrario, ne subiranno gli effetti collaterali negativi.

La lista è lunga e non esaustiva:

ad esempio, coloro che abitano a nord di Bellinzona , tra l'altro i peggio serviti dal trasporto pubblico, saranno chiamati alla cassa per permettere a coloro che vengono da sud di  (molto teoricamente) arrivare prima nel cuore di Bellinzona. Comunque, il supposto tempo di percorrenza guadagnato verrà vanificato dalla ricerca del posto auto; dove parcheggerà questo maggiorato flusso di veicoli, visto l esiguo numero di stalli previsti per il nuovo autosilo in via Tatti, non è ancora chiaro e di difficile soluzione anche perché le normative federali impongono di ridurre il numero di posteggi nei centri città. Inoltre va detto che i sottocenerini potranno a breve approfittare di una vasta gamma di trasporti pubblici sempre più performanti: uno su tutti, il collegamento ferroviario tra Lugano e Bellinzona con tempi di percorrenza di 12 minuti. Sfido anche il più provetto degli automobilisti ad impiegarci meno!

Nemmeno per i Locarnesi si intravvedono vantaggi particolari e diretti grazie a questo nuova e superflua fonte d 'ingorghi.

Sarebbe quindi verosimilmente più equo utilizzare tutte queste risorse economiche per promuovere il trasporto pubblico e i collegamenti nelle regioni discoste dove scarseggiano o addirittura sono inesistenti.

Altra grossa categoria di sponsor senza contropartita saranno le persone in età avs. Questa fetta di popolazione , meno sollecitata dai ritmi imposti alla cittadinanza attiva, non ha spesso l'esigenza di impiegarci (sempre teoricamente) 5 minuti meno di chi utilizza gli svincoli a sud e a nord della Capitale. Oltretutto, non ne beneficerebbe sicuramente in termini di salute in quanto la qualità dell'aria circostante non potrà che peggiorare e nuocere maggiormente ai più vulnerabili. La categoria trarrebbe più beneficio da un sensibile miglioramento dell 'offerta di mezzi condivisi e di tariffe più economiche, nonché da investimenti per interventi atti a migliorare la sicurezza della rete viaria esistente.

Le due misure combinate permetterebbero a molti anziani di ridurre notevolmente l utilizzo dell'auto e con esso aumentando la sicurezza e riducendo la mole di stress causata dal dover guidare in situazioni di traffico sempre più caotiche e frenetiche.

Nemmeno i bambini nè i giovani minorenni risultano figurare sulla lista dei beneficiari. Di fatto, anche per loro il peggioramento della qualità dell'aria e gli effetti collaterali dovuti al maggior volume di traffico sono aspetti negativi. Forse ancora più pericoloso dei temi legati alla salute, è il messaggio diseducativo, in controtendenza mondiale, con il quale si tenta di sdoganare il concetto che puntare sul traffico su ruota sia la scelta giusta.

Purtroppo nemmeno per i pochi supposti beneficiari del nuovo semisvincolo, è cioè gli automobilisti dei quartieri di Giubiasco, Pianezzo, Sant Antonio e in parte Camorino il vantaggio sarà immediato; Qualora il referendum venisse respinto, ci sarà da fare i conti con un nuovo grande cantiere stradale su via Tatti e dintorni , causando presumibilmente ulteriore sovraccarico all asse stradale attraversante il Borgo.

Fors'anche per questa ragione sarebbe da prendere in seria considerazione l'ipotesi di utilizzare parte dei fondi destinati al semisvincolo per edificare una lunga galleria sotterranea attraverso Giubiasco e così facendo, restituire l'area sovrastante ai cittadini liberandola dal traffico di transito. Gli automobilisti irriducibili saranno oltremodo delusi di comparire su questa non esaustiva lista. In effetti , il nuovo semisvincolo non porterà alcun miglioramento alla fluidità del traffico cittadino; semplicemente sposterà i problemi di viabilità senza veramente risolverli.

Tra i pochi a beneficiare veramente dell' edificazione di quest'opera vi saranno sicuramente le lobby del cemento alle quali questo genere d'appalti fa sempre gola, a prescindere dalla loro utilità o meno per la comunità.

Pochi giorni ci separano dalla data di scadenza per l 'inoltro delle firme necessarie, ed è questa del referendum l'ultima opportunità per arrestare un progetto che qualora vedesse la luce, sarà irreversibile.