un chiaro NO a un'abbassamento del moltiplicatore d'imposta cantonale

Che ci sia un gran bisogno di vacanze è un fatto incontestabile. Lo dimostrano specialmente le ultime uscite del ministro dell’economia Christian Vitta che addirittura glissa sul tavolo la proposta di un abbassamento del moltiplicatore d’imposta cantonale.

I Verdi del Ticino non intendono discutere ulteriori progetti di indebolimento delle entrate fiscali a livello cantonale. Le priorità per il nostro cantone sono ben altre e da subito bisognerebbe lavorare per attuare soluzioni e misure per mettere un freno alla crescente sostituzione di manodopera indigena e relativo aumento della disoccupazione e delle persone iscritte all’assistenza sociale. Le politiche liberiste di abbassamento senza criterio dei prelievi fiscali hanno già fatto importantissimi danni in un passato non tanto lontano. Sembra però che a Bellinzona si siano dimenticati le voragini lasciate nelle casse dello Stato dell’era Masoni. Per rimediare ai danni fatti abbiamo assistito a anni di preventivi lacrime e sangue, con i cittadini sempre chiamati alla cassa, con una diminuzione costante delle prestazioni e un impoverimento generale della popolazione.

Se si pensa che nel nostro cantone il 25% dei contribuenti non paga le imposte viene da mettersi le mani nei capelli. Questa cifra non fa altro che dimostrare che la povertà dilaga sempre più e viene da chiedersi in quale cantone realmente viva il ministro Vitta quando nella sua intervista rilasciata al CdT dichiara che “stiamo vivendo un periodo positivo”. Tutto ciò mentre i cittadini sono ancora in attesa di un’applicazione dell’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino”. La lontananza delle élite del governo rispetto alla reale situazione dei cittadini dovrebbe seriamente preoccupare gli elettori.

Ancora una volta si dimostra che il partito liberale, seguito a ruota dalla Lega e dal Partito Popolare Democratico, è interessato a difendere gli interessi solamente di un’esigua parte della popolazione, di cui non fanno parte il ceto medio e le famiglie in difficoltà. Quando si chiedevano misure per i disoccupati, per le famiglie, per maggiori controlli alle aziende approfittatrici del sistema i soldi non c’erano mai….per ulteriori sgravi invece magicamente il forziere è colmo.  
I Verdi del Ticino si batteranno per evitare che ci siano ulteriori tagli alle entrate che penalizzano in seguito i beneficiari di aiuti e prestazioni. Oggi più che mai il Ticino ha bisogno di una fiscalità solidale che permetta ai residenti di condurre una vita dignitosa.