Salario minimo: Giù la maschera

Da tanto troppo tempo i residenti in Ticino attendono una legge che risponda a quanto votato dal popolo ticinese nel 2015. Salari dignitosi, affinché nessun residente possa non raggiungere un’emancipazione economica nonostante un lavoro al 100%. Tante cose si sono sentite e altrettanto si sentiranno, in una campagna di disinformazione senza precedenti. Il salario minimo favorisce i frontalieri dice l’UDC che evidentemente di protezione del mercato del lavoro se ne intende essendo tra i maggiori smantellatori dei diritti del lavoro. Affermazione falsa, a favorire i frontalieri vi è l’attuale totale mancanza di regole che fa si che i salari siano nettamente al di sotto della media svizzera, in diminuzione, e che molti residenti non trovano lavoro perché a questi salari non è possibile vivere in Ticino. Le aziende scappano afferma il PLR. Hanno ragione. Quelle aziende che sono sul territorio solo per sfruttare il basso costo della manodopera, i buoni servizi e hanno intasato le nostre strade e riempito il territorio di capannoni. Se ne vadano pure. Quanto versato nelle casse pubbliche in imposte non è sufficiente per pagare i costi da loro esternalizzati sulla collettività come traffico, inquinamento e costi delle assicurazioni sociali generati. Facciamo un salario minimo solo per i residenti afferma la Lega. Ottima idea! Così assumere frontalieri sarà ancora più conveniente e i residenti faranno ancora più fatica a trovare un’occupazione. Evitiamo un clamoroso Autogol affermano i PPD riferendosi a salari troppo alti rispetto alla proposta del Governo. Ebbene l’autogol sarebbe proprio quello di non tenere in considerazione quanto previsto dalla Costituzione e voluto dai cittadini in votazione popolare. Vanno bene 19 franchi l’ora (tradotto in soldoni fanno circa 2'800 franchi netti al mese) afferma una rappresentante del PS. Credo che i 2'800 franchi che la candidata PS sarebbe disposta a concedere come salario minimo sarà più o meno un quarto del suo salario. Peccato che la dignità degli altri valga meno della propria. Ma i residenti meritano di più. Un salario che corrisponda a quanto previsto come minimo sociale dalla prestazione complementare sarebbe dignitoso. Secondo questo sistema di calcolo, vidimato dal Tribunale Federale, il salario minimo in Ticino ammonterebbe a circa 21,5 franchi l’ora. Pari a circa 3'800 franchi lordi mensili. Questo il costo minimo della dignità. Ora basta giochetti: è tempo di dare delle risposte concrete e credibili ai residenti in questo cantone.

Ronnie David co-coordinatore dei Verdi del Ticino