I Verdi in Gran Consiglio
Gruppo parlamentare
Nelle elezioni cantonali del 7 aprile 2019 i Verdi del Ticino hanno ottenuto 6 seggi, confermando il Gruppo parlamentare.
Il gruppo dei parlamentari Verdi è impegnato attivamente in Gran Consiglio e fa sentire la propria voce sia con atti parlamentari che con interventi durante le sessioni e in seno alle commissioni parlamentari.
Capogruppo: Nicola Schoenenberger
Vice capogruppo: Claudia Crivelli Barella
Scrutatore: Marco Noi
Commissioni generali
Costituzione e leggi: Andrea Stephani
Giustizia e diritti: Marco Noi
Gestione e finanze: Samantha Bourgoin
Commissioni tematiche
Sanità e sicurezza sociale: Claudia Crivelli Barella
Economia e lavoro: Marco Noi
Formazione e cultura: Cristina Gardenghi
Ambiente, territorio ed energia: Nicola Schoenenberger
Commissioni di controllo
Mandato pubblico BancaStato: Samantha Bourgoin
USI-SUPSI: Cristina Gardenghi
Commissione di sorveglianza sulle condizioni di detenzione (7 membri)
Claudia Crivelli Barella
Ultime notizie dal Gran Consiglio
Devo dire che in quest'anno particolare, in questo periodo di preoccupazioni e difficoltà, accingermi a dare il sostegno necessario al settore universitario ticinese per far sbocciare visioni, progetti e collaborazioni durante i prossimi 4 anni mi dà un particolare senso di speranza.
I verdi non sostengono il preventivo ma non lo hanno fatto neppure lo scorso anno. La nostra posizione è dovuta al fatto che riteniamo che il Governo non si sia dotato di strumenti ancora abbastanza chiari per poter orientare in modo efficace e trasparente il proprio lavoro, per orientare le proprie attività per far fronte alle sfide dei nostri tempi e quindi agire con maggiore sostenibilità, ambientale, sociale e anche economica. Tenendo però conto della popolazione, tutta la popolazione.
soprattutto per gli uomini, e per questo la notizia non passerà sicuramente inosservata, nelle prime 46 settimane dell’anno la speranza di vita1 in Ticino è diminuita drasticamente, per la prima volta dal 1918 ( influenza Spagnola). Infatti gli uomini perdono oltre un anno e mezzo di vita, passando da 82,6 a 80,9 anni, mentre le donne perdono mezzo anno di vita passando da 85,6 a 85,1 anni.
La mozione di cui parliamo oggi “AlpTransit incompleta: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera” che è stata firmata da tutti i capigruppo, non fa che sottolineare l’adesione corale del Gran Consiglio al Completamento di Alptransit, supporto già espresso con un voto unanime il 20 novembre del 2018 quando aveva accolto la Risoluzione “Completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera”.
L’intento è di spingere il Governo federale ad aggiornare la legge vigente introducendo la mancanza di consenso come base per i reati contro l’integrità sessuale, come richiesto dalla Convenzione di Istanbul sottoscritta dalla Svizzera nel 2018.
Riflessioni a tutto tondo sulla crisi sanitaria in corso. Tra necessità da considerare e problemi da risolvere
È innegabile che la tendenza in atto negli ultimi anni conferma una polarizzazione della politica sempre più marcata. Semplificando all’estremo, potremmo dire che da una parte dello scacchiere politico abbiamo il blocco nazional-conservatore, dall’altra il fronte progressista-ecologista. Entrambi, con le rispettive sfumature e differenze puntuali.
A livello ticinese, la SA potrebbe generare un circolo virtuoso con ricadute positive su diverse tematiche quali la questione della perdita di terre coltive, la rivalutazione delle professioni agricole, la promozione di un’alimentazione variata e sostenibile, dei mercati locali, delle filiere corte e delle catene di valore brevi e non globalizzate.
L’OMS ha riconosciuto alcuni anni fa l’esistenza del problema concernente le persone che soffrono di sintomi causati dall’intolleranza ai campi elettromagnetici (quali mal di testa, nausea, forti problemi di concentrazione, perdita di memoria, vertigini, insonnia, ecc.)
I Verdi del Ticino sollecitano il Gran Consiglio affinché evada finalmente l’iniziativa cantonale che richiede, per il Ticino, il riconoscimento come ‘Cantone a statuto speciale’ al fine di salvaguardare in maniera efficiente il suo mercato del lavoro.