Ambiente
Il territorio in cui viviamo è un bene comune, di cui dobbiamo salvaguardare e promuovere la biodiversità. Ciò vale non solo per le aree meno abitate ma anche per gli ambienti urbani e densamente popolati.
In una società sempre più caratterizzata dall’esperienza virtuale, è necessario ritrovare una relazione concreta tra essere umano e territorio, non in senso estetizzante e contemplativo ma dentro un rapporto dinamico e cosciente con l’ambiente, naturale e storico, e con il suo divenire: interazione attiva e sensibile, quindi, non conservazione o museificazione.
I cinque anni più caldi di sempre, dall’inizio delle misurazioni 150 anni fa, sono stati dopo il 2010. La temperatura media in Svizzera rispetto all’epoca preindustriale è aumentata di 2°C, un incremento doppio rispetto a quello medio globale. È quanto emerge da un nuovo studio di MeteoSvizzera fatto in collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente (“I cambiamenti climatici in Svizzera “, reperibile online).
Nelle colline del Canton Neuchâtel ci sono foreste meravigliose, dove essenze locali di tutte le dimensioni e di tutte le età si mescolano, la rigenerazione è naturale e permanente, la foresta produce un volume ottimale di legno di qualità in modo sostenibile e ininterrotto e l'investimento nella cura è limitato. È la celebre Forêt jardinée o foresta giardinata (detta anche disetanea).
La mozione di cui parliamo oggi “AlpTransit incompleta: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera” che è stata firmata da tutti i capigruppo, non fa che sottolineare l’adesione corale del Gran Consiglio al Completamento di Alptransit, supporto già espresso con un voto unanime il 20 novembre del 2018 quando aveva accolto la Risoluzione “Completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera”.
I Verdi del Ticino sostengono chiaramente l’iniziativa in votazione il prossimo 29 novembre che vuole dare la possibilità alle comunità vulnerabili che hanno subito un danno da parte di una multinazionale con sede sul nostro territorio, di avere giustizia in Svizzera.
A livello ticinese, la SA potrebbe generare un circolo virtuoso con ricadute positive su diverse tematiche quali la questione della perdita di terre coltive, la rivalutazione delle professioni agricole, la promozione di un’alimentazione variata e sostenibile, dei mercati locali, delle filiere corte e delle catene di valore brevi e non globalizzate.
“Salvare la linea di collina? Non ne vale la pena”. La risposta alla domanda sembra essere preconfezionata da un “Politburo” altamente miope.
Le Giovani Verdi del Ticino prendono atto con sconcerto della volontà annunciata da alcune sezioni del movimento Sciopero per il Clima, da PC, Gioventù Comunista e MPS di promuovere un referendum contro la nuova legge sul CO2.
L’OMS ha riconosciuto alcuni anni fa l’esistenza del problema concernente le persone che soffrono di sintomi causati dall’intolleranza ai campi elettromagnetici (quali mal di testa, nausea, forti problemi di concentrazione, perdita di memoria, vertigini, insonnia, ecc.)
Qualche settimana fa, nell’ambito del dibattito sulla nuova legge sulla caccia, sulle pagine del Corriere del Ticino, s’è potuto leggere che il lupo preda non solo le greggi, ma minaccia anche donne, anziani e bambini. Le cifre ufficiali parlano però un tutt’altro linguaggio.
Il progetto di potenziamento della capacità del tratto A2 tra Lugano e Mendrisio è affascinante. Promette di ricucire il bellissimo nucleo di Bissone, permetterà agli abitanti della Val Mara, di Maroggia e di Melano di entrare in autostrada senza dover viaggiare fino a Mendrisio, evitando così di generare ulteriore traffico nel capoluogo
Parliamone! Non prima però di aver fatto un’importante premessa: la nuova Legge sulla caccia non riguarda solo il lupo, bensì tutti i mammiferi e gli uccelli selvatici protetti, minacciati e cacciabili in Svizzera.
I verdi non sostengono il preventivo ma non lo hanno fatto neppure lo scorso anno. La nostra posizione è dovuta al fatto che riteniamo che il Governo non si sia dotato di strumenti ancora abbastanza chiari per poter orientare in modo efficace e trasparente il proprio lavoro, per orientare le proprie attività per far fronte alle sfide dei nostri tempi e quindi agire con maggiore sostenibilità, ambientale, sociale e anche economica. Tenendo però conto della popolazione, tutta la popolazione.