Il Ticino non vada a EXPO con i soldi pubblici
/Comunicato stampa
I Verdi del Ticino prendono atto con soddisfazione dell’inequivocabile verdetto popolare: i ticinesi non vogliono partecipare a EXPO 2015.
Senza ritornare sul dibattito, i Verdi sottolineano alcuni aspetti essenziali.
Primo: il messaggio è chiaro, non si vada a EXPO con soldi pubblici! Quindi nemmeno attraverso l'escamotage governativo di utilizzare i fondi Swisslos.
Secondo: le dichiarazioni odierne del Consiglio di Stato a commento del voto suonano come un'ennesima offesa ai diritti popolari. Il sovrano ha parlato, il governo ne prenda atto.
Terzo: il governo deve ora fare immediata e totale chiarezza sull'uso di fondi pubblici già impegnati per EXPO. I Verdi chiederanno in Commissione della Gestione di visionare tutta la documentazione relativa, a cominciare dai contratti con cui si sono impegnati i soldi dei ticinesi prima che il Gran Consiglio e i ticinesi stessi si esprimessero; carte finora vergognosamente tenute nascoste dal governo.
Quarto: alla luce del voto odierno si impone da parte del delegato a EXPO, Luigi Pedrazzini e del Cancelliere dello Stato Giampiero Gianella, che hanno gestito il dossier EXPO quantomeno con imperizia, di valutare la propria posizione.
Quinto: i Verdi ritengono che i partiti storici la debbano smettere di fare "i grandi" con il denaro pubblico, spartendoselo in progetti fumosi concepiti solo a vantaggio degli amici degli amici.
Infine: i Verdi vigileranno perché il senso profondo di questa decisione popolare sia rispettato dal governo il quale, già prima che si votasse, si era mosso per aggirare la volontà popolare, con maldestri sotterfugi indegni della nostra tradizione politica e del ruolo delle istituzioni.
I Verdi riterrebbero una partecipazione ufficiale dei nostri consiglieri di stato a EXPO, o agli eventi ad essi correlati prima dell'inizio della manifestazione, come una violazione flagrante dei diritti e della sovranità popolare.