Verso tecnologie più sicure

 

Fukushima sembra ormai lontana, ma a volte mi chiedo come starà quel bimbo fotografato subito dopo l'incidente con le mai alzate per sottoporsi al controllo delle radiazioni assorbite.
Una foto che aveva commosso il mondo intero.
Starà bene o si sarà ammalato? Quanti giapponesi sopravvissuti si saranno ammalati e quanti trasmetteranno le conseguenze dell'irradiamento del loro DNA alle generazioni future?

La tecnologia nucleare ha fatto il suo tempo ed è ora di voltare pagina al più presto anche in Svizzera per concedere a noi e alle future generazioni delle fonti energetiche molto meno pericolose, costose e dannose.
Se penso a come è progredita la tecnologia e a quante nuove alternative abbiamo dall'accensione nel 1969 della prima centrale nucleare svizzera (tutt'ora accesa), spero che i cittadini capiscano che è veramente ora di dire basta a questa fonte energetica obsoleta e di uscirne al più presto per permettere anche alle fonti energetiche alternative di prenderne il posto senza quella preoccupazione di come gestire lo stoccaggio per centinaia di anni di questo pericoloso uranio radioattivo.

Il mondo sta cambiando rapidamente e noi dobbiamo cambiare verso il meglio, verso la sicurezza e la tranquillità puntando su tecnologie pulite e sicure e sulla nostra capacità di progresso.