Uscita pianificata dal nucleare: è solo un arrivederci!

L’iniziativa federale dei Verdi per un’uscita pianificata dal nucleare non ha raccolto il sostegno necessario presso il popolo Svizzero. Un’occasione persa per dare una svolta in un settore chiave per il nostro Paese e per l’economia, con il rischio di accumulare ulteriori ritardi rispetto ai nostri vicini più virtuosi.

Va sottolineato come nell’ambito di questa campagna di votazione, quasi la totalità dei partiti ha riconosciuto che la tecnologia nucleare sia pericolosa e che non rappresenti la fonte energetica del futuro. Occorre quindi ora puntare con decisione sulla strategia energetica 2050 affinché le garanzie date da tutti i partiti (ad eccezione dell’UDC) vengano mantenute e l’importazione di energia sporca dall’estero venga impedita.

Il risultato preoccupa inoltre per il fatto che la sovrapproduzione di energia elettrica danneggia un settore chiave come l’idroelettrico che in Ticino e Grigioni in particolare rappresenta un’industria di primaria importanza per il settore pubblico.

L’invito quindi alle autorità cantonali e federali è quello di adoperarsi sin da subito per ripensare il settore dell’energia affinché la transizione avvenga con delle scadenze chiare e con delle tappe stabilite.