Piano Direttore: tutto quello che non vi dicono sulle leggi di pianificazione territoriale

È terminata la scorsa settimana la consultazione delle modifiche del Piano Direttore per l'adeguamento alla Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT) che daranno il volto al nostro Cantone. Per i Verdi del Ticino c’è del potenziale ma attenzione alle insidie …

Non è una notizia che ogni secondo un metro quado di paesaggio viene inghiottito dal cemento o è destinato ad altro uso, è notizia però il fatto che nel nuovo Piano Direttore (che si occupa di orientare le trasformazioni territoriali dell’insieme del Cantone) non ci siano i cambiamenti necessari per portare i correttivi indispensabili alla luce dei fallimenti pianificatori materializzatisi nei Piani regolatori in vigore.

Le modifiche in consultazione negli ultimi mesi portano alla luce punti critici essenziali che mostrano, ancora una volta, la scarsa volontà di proteggere il nostro territorio non ottemperando dunque ai due obiettivi costituzionali fondamentali di uno sviluppo armonioso del Paese e della protezione delle basi naturali della vita. Questo anche sulla base dei calcoli di crescita demografica che puntano ancora allo sviluppo senza limiti, un nonsense scientifico chiaramente insostenibile a livello ecologico, economico e sociale.

Troviamo altri insidiosi problemi tra i parametri di calcolo delle riserve pianificatorie sfruttabili che sono palesemente irrealistici, nella protezione del patrimonio naturale e culturale del nostro Cantone che non viene ancora messo al centro della pianificazione territoriale con vincoli chiari imposti ai comuni e nel capitolo della “densificazione di qualità” nel quale non si esplicita mai la costruzione di eco-quartieri (segno di poca volontà per un reale cambiamento di qualità dell’edificato).


Se parliamo di “densificazione di qualità” bisognerebbe intervenire con più decisione nella legge edilizia cantonale. Oggi vieta le costruzioni contigue per evitare i palazzi circondati da scorpori di terreno di pochi metri anonimi ed inutilizzabili ma per essere più incisiva e permettere, imporre, una reale densificazione di qualità e riqualifica urbana dovrebbe vietare i tappeti erbosi di plastica e, per i tetti, imporre o un impianto di pannelli solari o il tetto verde. Solo così potremmo parlare di una pianificazione territoriale che salvaguarda veramente il nostro territorio.

Ecco le osservazioni nella sua interezza