Tutti d’accordo per aumentare il traffico autostradale in Mendrisiotto?
/L’Ufficio federale delle strade (USTRA) intende “valorizzare il territorio” aggiungendo una terza corsia autostradale tra Lugano e Mendrisio, con la benedizione delle Commissioni regionali dei trasporti di Lugano e Mendrisio, del Dipartimento del territorio e dei diversi comuni interessati.
Probabilmente molti momò, che vivono quotidianamente sulla propria pelle il traffico, l’inquinamento e la perdita di terreni liberi da cemento e asfalto, sono rimasti sconcertati: non sembra schizofrenico che le autorità cantonali e federali vogliono promuovere il trasporto pubblico, la mobilità lenta, le navette aziendali, il car pooling ecc. e allo stesso tempo pensano di aumentare le corsie autostradali e le gallerie? L’esperienza lo ha sempre dimostrato: la costruzione di nuove strade e corsie inizialmente sembra migliorare i problemi di capacità di traffico, poi rapidamente lo stesso aumenta e la situazione peggiora sempre più. Qualcuno dirà: si potrà poi aggiungere una quarta corsia autostradale in ogni direzione e magari costruire un’autostrada a più piani ...
Il problema del congestionamento stradale tra Lugano e Mendrisio non va affrontato come lo si faceva negli anni del boom economico, con i risultati che ora abbiamo tutti sotto gli occhi: meglio guardare al futuro e sfruttare fino in fondo tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per ridurre in modo deciso gli spostamenti individuali in automobile. Le possibilità sono diverse e sostenibili. Con la necessaria volontà politica si possono, per esempio, attivare Piani di mobilità aziendale efficaci che sfruttano diverse misure, dal car pooling alle navette aziendali (che proprio in Mendrisiotto già esistono ed un crescente successo), dagli abbonamenti Arcobaleno aziendale per i trasporti pubblici alle App per smart-phone che aiutano a scegliere le alternative all’uso della propria automobile in colonna. Negli ultimi anni i viaggiatori sul Tilo e sugli autobus di AMSA e di Autopostale sono sempre aumentati; corse più frequenti, convogli ferroviari più capienti e migliori coincidenze potranno ulteriormente incrementare l’utilizzo dei mezzi pubblici, che purtroppo rimane minoritario. Anche la mobilità lenta è molto interessante, evidentemente non per recarsi da Chiasso a Lugano, ma come modalità di spostamento combinata con quella dei trasporti pubblici, per l’ “ultimo chilometro”; non serve tanto moltiplicare i sussidi per le e-bikes, quanto piuttosto finalmente realizzare delle corsie e delle piste ciclabili degne del loro nome, senza interruzioni di continuità, e predisporre posteggi per biciclette ben concepiti. Un altro settore merita un deciso cambiamento di rotta, quello della pianificazione del territorio: in Mendrisiotto sono stati già edificati troppi capannoni che non solo hanno divorato tanti terreni verdi, ma hanno anche generato molti degli spostamenti dei pendolari che viaggiano da soli sulle loro automobili. Si può ricordare che che i dati di un sondaggio del 2016 sulle entrate in Mendrisiotto dai valichi con l’Italia fanno stato di circa 47'000 veicoli al giorno, con occupazione media di 1,27 persone per veicolo.
Per i Verdi del Mendrisiotto l’intenzione dell’USTRA di valorizzare il territorio costruendo nuove corsie autostradali è una presa in giro dei cittadini che in Mendrisiotto vivono. Andando in questa direzione si valorizzano solo l’inquinamento e la cementificazione del territorio, senza nessun rispetto per la nostra qualità di vita e la nostra salute e soprattutto per quelle dei nostri figli e nipoti. Peccato anche per l’utilizzo scriteriato di risorse finanziarie pubbliche che dovrebbero invece essere utilizzate per promuovere modalità di spostamento più sostenibili: solo per la progettazione di massima l’USTRA spenderà 12.2 milioni di franchi.
Per i verdi del Mendrisiotto
Rolando Bardelli, Balerna