Le firme non bastano ma…
/Il referendum Cantonale contro il credito di costruzione di 65 milioni per il semisvincolo di Bellinzona non è riuscito nonostante gli sforzi dei promotori. Un risultato deludente, dovuto in gran parte a un’organizzazione del lavoro di raccolta tardivo e per alcuni aspetti lacunoso.
Per i Verdi del Ticino, tra i principali promotori, c’è un certo rammarico per la mancata chiamata alle urne. Salutiamo tuttavia positivamente il grande sforzo dei militanti del nostro movimento nella raccolta, come pure il fatto di essere riusciti a portare il dibattito pubblico su un tema centrale quale il traffico e la mobilità.
In questo senso, pur accettando l’esito del referendum, continueremo a batterci per modificare
radicalmente la ripartizione delle risorse dal trasporto individuale motorizzato al trasporto pubblico e a alla mobilità dolce. In un cantone come il nostro, afflitto da tremendi problemi di traffico e qualità dell’aria, risulta prioritario riorientare le priorità verso soluzioni che mirino a diminuire drasticamente il numero di veicoli in circolazione, sia per quanto riguarda i residenti che i frontalieri.
Sarà quindi necessario agire sui grandi generatori di traffico e su un trasporto pubblico costruito
maggiormente attorno alle reali necessità dell’utenza. In Ticino, per rendere il trasporto pubblico
davvero efficiente anche verso le periferie, è fondamentale raddoppiare gli attuali contributi a
favore della mobilità collettiva.