Da dove viene quel retrogusto acre di fumo?

Al giorno d’oggi mandiamo i figli in monopattino con paradenti, para ginocchia e casco integrale; alla fermata del bus a piedi ci vanno solo sotto scorta; se per caso un biscotto cade in terra interviene una squadra di disinfezione professionista; senza un telefonino con navigatore satellitare non si gioca nel bosco; dopo il secondo giorno in cui sono un po’ tristi intercede uno psichiatra di fama nazionale…insomma diciamocelo questi bambini sono super protetti.

Ma in tutti gli ambiti? E in quello alimentare per esempio?   
Nell’ultimo ventennio la parte di salario consacrata all’alimentazione non ha fatto altro che diminuire costantemente fino ai minimi storici che tocchiamo oggigiorno (al contrario della parte di spesa dedicata ai gadget tecnologici per esempio). Come si spiega questo fenomeno? L’economia globale ci ha resi tutti interconnessi, mangiamo un filetto di angus beef cresciuto in un allevamento intensivo in Cile, impacchettato e messo sotto vuoto in Germania da impiegati turchi a basso costo con contorno di patate egiziane perché quelle elvetiche costano troppo. Come dessert torta di fragole spagnole preconfezionata a lunga conservazioneche si conserva a lungo poiché imbottita d’olio di palma del sud est asiatico.. Ma per fortuna addentando la torta non senti l’odore acre del fumo della foresta che è stata incendiata per far spazio alla coltivazione intensiva di palma. Però ti assicuro che così sono andate le cose.

Non chiudiamo gli occhi di fronte alle ingiustizie e alle atrocità che vengono compiute altrove. Lontano dagli occhi non può sempre significare lontano dal cuore e dalla ragione.

I consumatori devono diventare più consapevoli e bisogna imporre regole anche per i prodotti importati, a beneficio anche della produzione interna che andrebbe sostenuta. Per noi e per i nostri figli dobbiamo pretendere un’alimentazione che sia equa, sana e rispettosa dell’ambiente, degli animali e dei lavoratori.

Sìi all’iniziativa per alimenti equi –fair food, solo così potremo gustarci quanto offrono i nostri supermercati senza rimanere con l’amaro in bocca e la coscienza un po’ sporca.

Jessica Bottinelli

Co-coordinatrice dei Verdi del Ticino