Sanità: il 5 giugno si vota!
/ll nostro sistema sanitario è sempre più impregnato da logiche di concorrenza e di rendimento economico. La qualità non ne ha guadagnato e sono aumentate le prestazioni mediche non veramente necessarie. Il personale operante negli ospedali e nelle cliniche è messo sempre più sotto pressione e deve lavorare con il cronometro in mano. Risultato: viene data sempre meno importanza alla relazione terapeutica, essenziale per assicurare cure efficaci, e i pazienti rischiano di pagarne le conseguenze.
Purtroppo la Pianificazione ospedaliera adottata dal Gran Consiglio nello scorso mese di dicembre 2015 intende rinforzare questa tendenza e spiana la strada ad un ridimensionamento della sanità pubblica ticinese a favore di società anonime operanti nel settore sanitario. Il referendum promosso dal MPS, sul quale voteremo il prossimo 5 giugno, intende annullare le modifiche della LEOC (Legge sull’Ente ospedaliero cantonale) che trasformano gli «ospedali pubblici» in «istituti ospedalieri di interesse pubblico» e che permettono in ambito ospedaliero la creazione di società miste pubbliche e private.
L’iniziativa «Giù le mani dagli ospedali» mira a difendere la sanità pubblica ticinese assicurando le specialità di base negli ospedali regionali dell’EOC (Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio), i servizi di pronto soccorso di livello A negli stessi ospedali e dei servizi ambulatoriali di medicina generale anche negli ospedali di zona (Faido ed Acquarossa).
Se vogliamo mantenere e migliorare una sanità ticinese orientata alla qualità e a principi di solidarietà, il 5 giugno è importante votare sì all’iniziativa «Giù le mani dagli ospedali» e no alla modifica della LEOC del 18 dicembre 2015.