Locarno: Zona 30 in via ai Monti?
/Zona 30 nel primo tratto di via ai Monti (fino all’hotel Belvedere, numero civico 44)
Egregio signor Sindaco, egregi signori municipali,
i sottoscritti Consiglieri comunali, avvalendosi della facoltà concessa dalla Legge (art. 65 LOC e art. 35 del Regolamento comunale della Città di Locarno), presentano la problematica e chiedono mediante interrogazione quale è l’opinione al riguardo del municipio.
Premessa
Il primo tratto di via ai Monti a Locarno, tra il numero civico 1 e il 44, si situa in prossimità del centro storico e presenta ai suoli lati un’elevata densità di abitazioni tipica del centro. Malgrado l’assenza in gran parte del tracciato di un marciapiede, la strada presenta un limite di velocità massimo di 50 km/h. Il fatto che l’inizio di via ai Monti corrisponda all’inizio della salita sembra motivare molti automobilisti a sfruttare appieno i 50 km/h o addirittura a superarli mettendo in diverse occasioni in pericolo i pedoni che in assenza di marciapiede devono camminare sul campo stradale. Coloro che vanno e vengono a piedi dalle proprie abitazioni, coloro che scendendo dal Sentiero Pizza Mola e sono obbligati ad attraversare in piena curva per raggiungere il vicolo Chiossina, ma pure coloro che possiedono un’autorimessa che si immette direttamente sulla strada, sono confrontati con una situazione spesso critica. Da notare che a causa del tracciato non rettilineo in alcuni punti la visibilità è scarsa, soprattutto di notte. Il materiale fotografico sottostante conferma le problematicità del tratto.
La presenza delle fermate del bus e il previsto potenziamento della tratta faranno aumentare i pedoni che dalle fermate devono poi spostasi verso le abitazioni. La presenza di autoveicoli a velocità inferiori migliorerebbe in parte anche la sicurezza di molti ciclisti che usufruiscono durante tutto l’anno della via ai Monti.
Anche il rimanente tratto di via ai Monti fino all’incrocio con via del Tiglio presenta molti attraversamenti pedonali non segnalati e senza presenza di strisce pedonali. Questi percorsi sono molto utilizzati dai turisti. Così pure l’incrocio finale con via del Tiglio di fronte al negozietto presenta diverse criticità (presenza anche dei bambini che escono dalla scuola elementare).
Richiesta
Sulla base di quanto descritto i sottoscritti consiglieri comunali chiedono:
1. Sono già stati fatti rilevamenti della velocità lungo il primo tratto di via ai Monti (fino al numero civico 44)?
2. Su questo tratto sono già stati riscontrati o sfiorati incidenti che hanno coinvolto i pedoni?
3. Cosa ne pensa il Municipio della sicurezza dei pedoni sull’intero tratto di via aiMonti, dove vari percorsi pedonali attraversano la strada principale senza strisce pedonali o segnalazioni particolari all’indirizzo dei mezzi motorizzati?
4. Come valuta il Municipio la sicurezza all’incrocio con via del Tiglio al termine della salita di fronte al negozietto? Non ritiene che l’assenza del marciapiede e la visibilità in parte compromessa impongano delle misure di messa in sicurezza?
5. Come valuta il Municipio la proposta di trasformare almeno il primo tratto di via ai Monti fino alla curva in prossimità dell’Hotel Belvedere in una zona a 30 km/h?
Con ossequio
Francesca Machado-Zorrilla Pierluigi Zanchi