Per un'economia sostenibile
/Negli ultimi vent'anni il Ticino, ma soprattutto il mendrisiotto e' stato oggetto di un'intensa crescita economica. Questa intensa crescita economica non ha però portato in molti casi i benefici sperati. Malgrado molti sindaci di altrettanti comuni, abbiano spacciato l'insediamento di aziende estere come una sorta di manna fiscale, le aziende attive in Ticino pagano attualmente solo il 20% delle imposte delle persone giuridiche. Inoltre non tutte le aziende pagano le stesse imposte, solo il 3% delle imprese corrisponde ben l'85% delle imposte cantonali, mentre il rimanente 15%, viene pagato da tutte le altre aziende attive in Ticino. Con la scusa di un moltiplicatore comunale basso sono stati sacrificati enormi ettari di terreno per la costruzione di capannoni immensi. In molti casi i lavori offerti da queste aziende non richiedono particolari qualifiche, quindi i lavoratori sono spesso pagati molto poco, con stipendi con i quali in Ticino non e' possibile avere una vita dignitosa. In Ticino abbiamo il triste primato svizzero di contratti normali di lavoro per cercare di ovviare ai sempre piu' numerosi casi di dumping salariale e spesso le condizioni di lavoro di queste persone sono pessime. Queste imprese causano anche traffico, creando il caos viario che quotidianamente vediamo sulle strade del mendrisiotto con i relativi problemi di inquinamento, aumento dei costi della salute dovuti a questo fattore e peggioramento della qualita' di vita delle persone che vivono nei comuni vicini alla frontiera. Oltre alla costruzione delle aziende i comuni hanno anche dovuto mettere a disposizione infrastrutture, pensiamo ad esempio alle due rotonde costruite a Stabio per accedere alla zona industriale, queste infrastrutture, vengono pagate da tutti i cittadini di Stabio. Quando le condizioni congiunturali e fiscali non sono piu' ottimali, queste aziende delocalizzano, lasciando non solo centinaia di lavoratori senza un lavoro, ma anche edifici vuoti, i cui costi di smaltimento ricadranno su tutta la collettivita', se non ora, sicuramente in futuro. E' quindi giunto il momento di pensare ad una politica economica piu' sostenibile, che non tenga conto unicamente dei vantaggi immediati e per pochi, ma che tenga anche conto dei costi che comportano gli insediamenti di determinati tipi di aziende sul nostro territorio, sia sotto il punto di vista ambientale che sociale. Non possiamo continuare a svendere territorio per l'insediamento di aziende che causano piu' costi che benefici. E' questa l'eredita' che vogliamo lasciare alle generazioni future? Vorrei ricordare che la disoccupazione giovanile nel nostro Cantone è altissima, molti dei nostri giovani sono costretti a recarsi all'estero a cercare lavoro perche' per loro in Ticino non vi sono sbocchi lavorativi. Come pure sono in aumento le persone che devono ricorrere agli aiuti sociali, perche' non percepiscono uno stipendio adeguato per vivere dignitosamente in Ticino. Questo è un ulteriore danno causato dalla politica economica attuata fino ad ora nel nostro Cantone. Occorre avere una visione economica piu' ampia che tenga in considerazione tutti questi fattori e che sia piu' sostenibile per noi e per le generazioni che verranno dopo di noi.
Ivana Zeier
Candidata al CC di Stabio
I Verdi Del Ticino