Mendrisio come Babilonia

È innegabile, nel Mendrisiotto il turismo langue. E non parlo dei turisti di passaggio al Fox Town, ma di quelli che restano sul territorio e lo vivono, anche solo per un fine settimana. Eppure siamo gomito a gomito con il paesaggio svizzero dell’anno, Valle di Muggio, con un patrimonio Unesco, Monte S. Giorgio, abbiamo il lago, abbiamo il Generoso, abbiamo passeggiate e musei, a breve persino un parco archeologico. Con tutta questa ricchezza il fallimento pressoché totale del settore del turismo dovrebbe sollevare interrogativi. Che cosa trattiene dal venire a visitare la nostra regione o dal restarci?

È forse la zona industriale che non si è riusciti ad integrare nel territorio? In tal caso potremmo imitare Parigi che ha reso obbligatorio l’utilizzo di tetti verdi (dunque seminati a prato per garantire una migliore isolazione termica) per gli edifici industriali. Se fossimo appena più coraggiosi potremmo cercare di convincere anche i proprietari di palazzi a seguire l’esempio. Avremmo così una Mendrisio che in primavera si trasformerebbe in una moderna Babilonia dai tetti fioriti e dal fascino tutto particolare.
Oppure è la discontinuità della rete dei sentieri a scoraggiare i turisti costretti a lunghe passeggiate sui cigli delle strade? Allora dovremmo imitare l’esempio di Paesi come l’Olanda che allestiscono fittissime reti di sentieri estremamente ben segnalate per le zone turistiche e i parchi naturali.
Potremmo riconsiderare l’illuminazione notturna nelle zone discoste per permettere alle lucciole di illuminare le notti d’estate con il loro scintillio. Spettacolo che in alcune zone della Svizzera tedesca attira migliaia di visitatori ammaliati da questa danza silenziosa.
Durante la notte potremmo ridurre i rintocchi delle campane nei nuclei come hanno fatto ad esempio ad Ascona. Permettendo una migliore qualità del sonno a quei visitatori che vogliono godere dei nostri villaggi tipici ma che ne sono dissuasi dal rumoroso orologio notturno.

Potremmo... ma non possiamo finché il paradigma di sviluppo economico nella nostra regione si limiterà all’installare una qualunque fabbrica o capannone, che non darà lavoro ai residenti e che aumenterà il traffico nella regione, nel primo spazio disponibile. Dimenticando che la continua erosione del territorio non toglie unicamente spazi, ma anche qualità di vita e risorse economiche. Forse non di pronta cassa ma non per questo meno valide visto che dureranno nel tempo e lasceranno terreno intatto per lo sviluppo delle future idee. Le possibilità le abbiamo ma quello che manca davvero a Mendrisio è il coraggio delle idee e di seguirle.