Quale futuro economico per Chiasso?

Nonostante le previsioni negative a Chiasso si è riusciti nell’intento di chiudere i conti nelle cifre nere. Sicuramente c’è da tirare un sospiro di sollievo, ma purtroppo questo sollievo non è destinato a durare a lungo se si analizza con un po’ più di prospettiva la situazione finanziaria.

I tempi delle vacche grasse e delle generose entrate fiscali delle banche è ormai un lontano ricordo. Oggi il tessuto economico è composto da piccole entità, più fragili, meno stabili, che singolarmente non potranno contribuire in maniera significativa al rifiorire delle casse chiassesi. Il Municipio commenta soddisfatto il consuntivo 2015: 436mila franchi di utile invece di una perdita di 1,3 milioni. Un risultato ottenuto grazie agli 8,5 milioni incassati con la vendita del terreno Comacini e a una convinta politica taglia e stringi.

Quale sarà il nuovo volto dell’esecutivo chiassese lo sapremo solo il 10 aprile ma gli effetti della politica dell'introito fiscale immediato proseguiranno anche in futuro.
Se pensiamo in particolare alla Bravofly, presentata come uno dei maggiori contribuenti del comune, costatiamo oggi che ha chiuso il 2015 con una perdita di 17,9 milioni di euro, contro l'utile di 7,2 milioni dell'esercizio precedente.  Per legge un'impresa può riportare le perdite per 7 anni, quindi per quanti anni la Bravofly non pagherà le imposte?

Se si analizza il numero di frontalieri che lavorano a Chiasso c’è solo da impallidire, un aumento del 32,86% tra fine 2011 fine 2014 e ormai occupano più della metà dei posti di lavoro a Chiasso. Questi sono i frutti di politiche come “Benvenuta impresa”?
Non dimentichiamo che nel comune le richieste per le prestazioni assistenziali sono aumentate dell'80% nel 2013 e nel 2014 i costi sono ulteriormente esplosi andando a toccare i 5,6 milioni di franchi. Questo aumento dei casi di assistenza non è altro che il riflesso, due anni dopo, delle persone finite in disoccupazione.
Quanto bisognerà stringere e tagliare nei prossimi anni se non si decide ad operare una svolta verso uno sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile?

Difficile proporre correttivi concreti ma quello che il nuovo Municipio non potrà astenersi dal fare è un’analisi attenta delle attuali spese, promuovendo una spendig review trasparente e coraggiosa, in modo da mettere in evidenza le varie voci di spesa. Bisognerà lavorare sodo sull’immagine di Chiasso, su quali tipi d’imprese si vogliono attirare, su come fare in modo che chi si interessa a Chiasso non faccia solo i proprio comodi scaricando costi sociali e ambientali sul nostro territorio. Non basta affittare gli stabili, bisogna trovare il modo di reintegrare i residenti nel tessuto economico chiassese e accettare solo imprese che possano garantire delle condizioni dignitose per i nostri residenti.