Maggior uso della bicicletta per il rispetto delle distanze fisiche e ridurre il traffico - Interpellanza Locarno
/
In questo particolare periodo storico il mezzo di trasporto pubblico e collettivo rischia di essere in difficoltà dati i legittimi timori legati ai luoghi affollati. Occorre tuttavia evitare assolutamente di congestionare la nostra città ulteriormente con il traffico motorizzato privato, con tutti i rischi per la salute che rappresenterebbe. Maggior inquinamento da smog e maggior inquinamento acustico.
Di questi tempi, la bicicletta rappresenta quindi, ancora più del solito, un mezzo di trasporto che permette di rispettare le distanze fisiche e di mantenere una buona forma fisica.
In diverse città del mondo, in parte anche in Ticino, le autorità stanno realizzando in tempi rapidissimi delle piste ciclabili pop-up. Si tratta di una corsia per biciclette temporanea, ottenuta delimitando una parte esistente delle strade con vasi da fiori, coni e vernice, oppure tramite una rapida e temporanea trasformazione di arterie viarie in zona 30. Una soluzione sì provvisoria, ma anche rapida ed economica, per migliorare la viabilità durante la pandemia.
Attraverso questa interpellanza si chiede al Municipio di implementare delle chiusure al traffico motorizzato provvisorie (con diritto di accesso ai confinanti) per la creazione immediata di percorsi diretti e sicuri sulle principali direttrici stradali per accedere alla Città.
Per completare il quadro sarebbe auspicabile predisporre un progetto pilota, limitato nel tempo, che preveda la riduzione della velocità a 30 km/h su tutto il territorio comunale.
Con una valutazione scientifica indipendente del progetto si potrebbe capire se riducendo la velocità si ridurrebbe anche l’inquinamento atmosferico ed acustico e si aumenterebbe la sicurezza e la mobilità.
Ricordiamo che alcuni studi hanno messo in evidenza anche i primi probabili nessi tra mortalità da Covid-19 e tassi di inquinamento cronico da PM10, inquinamento che ha indebolito gli apparati respiratori delle persone nelle zone più inquinate.
Sulla base di quanto sopra ci permettiamo di chiedere al Lodevole Municipio di Locarno quanto segue:
1. Cosa intende fare il Municipio per ovviare alle difficoltà legate al trasporto pubblico collettivo
2. Quali misure concrete intende attivare?
3. Cosa ne pensa il Municipio di una distribuzione gratuita di mascherine sui mezzi pubblici o per gli utenti abituali dei mezzi pubblici?
4. Quali strategie intende mettere in atto il Municipio per evitare ulteriori congestionamenti di traffico motorizzato individuale? Intende il Municipio considerare in tempi brevi la creazione di percorsi ciclabili temporanei? Se sì dove e con quali tempistiche? Se no perché?
5. Come valuta il Municipio la possibilità di predisporre un progetto pilota, limitato nel tempo, utile a valutare scientificamente gli effetti globali della riduzione della velocità su tutto il territorio comunale a 30 km/h?
6. Non intende il Municipio introdurre subito il 30 km/h (oltre a via Vallemaggia come già proposto in una mozione dei Verdi) perlomeno sul tratto di ciclopista nazionale (Via alla Lanca degli Stornazzi, via Serafino Balestra, via delle Scuole, via Francesco Chiesa), magari in contemporanea con l'apertura del nuovo ponte ciclabile sulla Maggia alla Morettina?
7. Non ritiene il Municipio di dover accelerare la realizzazione della rete di ciclopiste e di messa in sicurezza dei punti critici anche per dar seguito al piano della mobilità ciclistica votato dal Consiglio Comunale? Quando è prevista la presentazione e del piano?
8. Entro quando è prevista la realizzazione di una ciclopista bidirezionale su via Varenna? Su quale tratto della via Varenna è prevista? Nel progetto sono previsti anche gli attraversamenti della rotonda e gli accessi al ponte sulla Maggia verso Losone anche per minimizzare i conflitti con i pedoni? Se no perché?
9. Quali altri progetti di ciclopiste verranno presentati entro la fine della legislatura e quali sono pianificati nella prossima?
10. Come intende muoversi il Municipio per rendere il servizio di bike sharing accessibile anche alle famiglie attraverso bici con seggiolini, carretti o bici di dimensioni più ridotte?
11. Come intende il Municipio promuovere l’offerta di bike-sharing? E’ ipotizzabile la distribuzione di buoni a tutta la popolazione per provare il servizio?
12. Come intende il Municipio ridurre la difficoltà nel noleggio delle biciclette? E’ ipotizzabile far ricorso allo Swisspass?
Ringraziando per le risposte, inviamo cordiali saluti.
Matteo Buzzi
Marko Antunovic